L’ispettore, liberamente tratto da L’ispettore Generale di Gogol è la storia di un giovanotto di 23 anni che giunge un giorno in una piccola città russa. I funzionari locali, tutti corrotti, si convincono che il giovanotto sia in realtà un ispettore giunto da San Pietroburgo per controllare l’operato degli impiegati del posto… Quello che succederà sarà inaspettato e sorprendente.. L’opera è una commedia degli equivoci, grottesca nei toni e in come sono dipinti i suoi ruoli. Tutti i personaggi appaiono corrotti, approfittatori, affaristi. Una critica che Gogol faceva nel 1836, alla burocrazia corrotta della Russia zarista, ma che appare attuale anche ora. Anche per questo la regista Gaia Baggio ha deciso di far parlare alcuni suoi attori nel dialetto di appartenenza , per trovare una “verità” che solo questi idiomi possono regalare.