
D’AUTORE
Una giuria degli anni ‘50 è chiamata a dover decidere la sorte di un giovane accusato di aver ucciso il padre. Ma “un ragionevole dubbio” sulla colpevolezza del giovane dà il via alla narrazione di un testo incredibilmente stimolante che affronta molti temi come il senso della giustizia, il valore della vita, ma anche il rapporto padre e figlio. Il tutto amplificato da una trovata scenica che cambia in continuazione la prospettiva del pubblico rispetto alla stanza della giuria proponendo inquadrature sempre nuove in ogni momento.